Vincitori del bando Letteratura 2013

Ciao horrorofili! A pochi giorni dalla chiusura dei bandi cominciamo a divulgare le selezioni. E iniziamo con la letteratura!

Quest’anno le proposte sono state diverse ed è con la voglia di destare l’attenzione nei confronti di un’arte troppo spesso relegata agli scaffali, che abbiamo voluto affidarci ad una scrittrice di rilievo come Marcella Leonardi; la nostra direttrice artistica della sezione letteraria non ha solamente selezionato i vincitori, ma ci ha regalato una breve introduzione agli scritti per spiegare le motivazioni della scelta. I testi, oltre alla pubblicazione su questo sito, saranno disponibili durante i giorni del IV Festival Horror Indipendente INTERIORA.

Ma ora  spazio ai nostri vincitori!

Per la narrativa: ARIANNA

di  Davide Schito

“La forza del testo risiede nella sua semplicità consapevole ed armonica, che ne aumenta il potere evocativo. L’autore sceglie figure archetipiche del genere horror, rielaborate con stile efficace, cristallino, netto. Questa essenzialità pulita opera quasi una ferita nelle fantasie del lettore, chiamato a colmare i brevi lampi narrativi con tutta la sua immaginazione. Un piccolo classico che lascia il segno, con umiltà e naturale eleganza.”

Mi chiamo Arianna e avevo quindici anni quando sono morta. Quanto è passato, non saprei dirlo. Il concetto di tempo non ha più molto significato per me. So solo che da allora sono bloccata qui, in questa casa che mi ha visto crescere, piangere e ridere. E che mi ha visto andar via solo per restarne nuovamente intrappolata.
Avevo tanti bei sogni, io. Ma non come la maggior parte delle ragazzine della mia età. Non mi importava diventare attrice, velina, ballerina. Volevo viaggiare, vedere con i miei occhi quel mondo che ammiravo sui libri e in televisione. Avrei voluto imparare tutte le lingue della Terra. Avrei voluto una famiglia tutta mia, quella che mi era stata negata da un’infanzia di violenze e percosse.
Mia madre è morta che io ero piccola. Me la ricordo appena. In casa non ci sono sue foto. Lui non ne ha mai volute tenere.
Lui.
All’inizio era buono. Mi chiamava la sua principessa. Mi sentivo importante.
Ma poi sono cresciuta, e lui è cambiato.
Il suo sguardo mi metteva i brividi.
Entrava in camera mia mentre dormivo, di notte. Quando sentivo la porta aprirsi iniziavo a tremare e mi raggomitolavo in un angolo. Ma lui mi trovava sempre.
Fino a quella notte.
Ho sentito i suoi passi pesanti avvicinarsi.
Mi sono nascosta dietro alla porta, nelle mani stringevo il coltello che avevo rubato dalla cucina. Appena entrato l’ho colpito alla schiena con tutta la forza di cui ero capace.
Ha urlato di dolore.
Ha urlato talmente forte che, per lo spavento, ho perso la presa sul coltello.
È stata la mia fine.
Mentre mi teneva immobilizzata sul letto e mi soffocava con il cuscino gridandomi “puttana!”, riuscivo a pensare solo a mia madre. L’avrei rivista, finalmente.
Invece la mia sofferenza era appena iniziata.

Per la poesia: PATOLOGIA (elogio agli Afterhours)

di Simone Pulicani

“Tre versi, capaci di un respiro poetico.
Una musica, una visionarietà, e una fragile malinconia; e una rabbia non trattenuta, che si placa nella bellezza di un fiore.”
il mio amore è un cancro
senza arpeggi di parole
se ne sta li a giocare con un fiore

7 pensieri su “Vincitori del bando Letteratura 2013

  1. Ciao ragazzi proprio oggi pensavo al vostro festival 🙂 non so se avete visto lo short che poi si disperso tra le poste italiane, cmq il link lo avete avuto, fatemi sapere se devo spedirvelo intero o meno e se devo rifirmare per rispedirvi la liberatoria 🙂 scusate il disturbo e buon proseguimento Cordiali salutiMauro Aragoni Short-Film horror- UNa stranissima giornata

    Date: Fri, 11 Oct 2013 13:25:58 +0000 To: kaball@hotmail.it

  2. Ciao Mauro,
    ti invitiamo a prendere contatti con corti@interiora.it per avere le informazioni che chiedi. 🙂

    Ciao Stefano,
    a giudicare dalle parole di Marcella Leonardi, che ha selezionato i vincitori e scritto due righe per motivare la scelta, sembra non esserci traccia di quello che dici. Ma magari ci sbagliamo noi.
    In questo caso ti consigliamo di usare la tua formula matematica e vincere tanti altri concorsi: in bocca al lupo!

  3. Mi permetto di darvi io un consiglio: chiedete ai partecipanti al Festival cosa di pensano del racconto vincitore e rendete pubblici i risultati.

    Io la mia opinione ve la scrivo qui: il racconto tratta un tema trito e ritrito in modo non originale, con uno stile qualunque (“Ha urlato talmente forte che, per lo spavento, ho perso la presa sul coltello”…), con un incipit letto e riletto; in più, non farebbe paura ad un appassionato di Twilight.
    Non me ne voglia l’autore, cui auguro tutto il meglio e che autorizzo serenamente a categorizzarmi tra i perdenti invidiosi.

    • “Il paesaggio intorno alla capanna era immobile da giorni.
      Il mare rimaneva calmo e le sue mille sfumature di blu definivano l’orizzonte, deserto, con una netta linea retta.
      Lungo la riva dove moriva con dolcezza il mare, la stretta spiaggia d’avorio si allungava all’infinito, limitata da una fitta, lussureggiante vegetazione.
      Il cielo, poi, era solcato da pochi, lenti, uccelli e da molte, candide, nuvole, spinti da una brezza costante da sud ovest.”

      Parlando di incipit triti e ritriti scritti con uno stile poco originale. 🙂
      Con simpatia, Stefano, eh. Però se qualcuno mi critica ho l’abitudine di verificare chi è quel qualcuno e in questo caso, digitando il tuo nome su Google, ho trovato solo questo (peraltro nemmeno vincente in quel concorso). Un po’ pochino, forse. Quindi mi perdonerai se per me l’opinione di Marcella Leonardi (che non sarà Hemingway ma intanto qualcosa ha pubblicato) vale un attimino di più della tua. Che poi il mio racconto non sia un capolavoro mi pare ovvio (è un raccontino da 2000 battute), ma se è stato premiato suppongo che qualcosa abbia suscitato in più degli altri, tuo compreso. Magari il livello generale era basso, non so dirlo perchè non ho letto gli altri racconti, e quindi alla fine ha vinto il meno peggio.
      Non te la prendere, anch’io partecipo a tanti concorsi in cui non vinco e anch’io spesso sono in disaccordo con i risultati, ma almeno, essendo cosciente di essere un perfetto signor nessuno, ho almeno il buon senso di ritirarmi in ordine e silenzio.
      Con affetto,
      D.

      • Gentile Davide, grazie, la pubblicità gratuita fa sempre comodo (quel racconto sta diventando un fumetto, mi hanno da poco mandato in visione la prima tavola). Per il resto, ho criticato il tuo testo e non quanto di te ho trovato su Google: anche questo è buon senso. In bocca al lupo per tutto. S.

  4. Ciao Stefano,
    i consigli e le opinioni sono sempre ben accetti. Per questo abbiamo aperto lo spazio dei commenti sul nostro sito: perchè i feedback sono molto importanti per noi, anche quando questi non corrispondono al nostro modo di vedere.
    Per quanto riguarda la paura, sicuramente hai ragione: il racconto e la poesia non sono “di paura”. INTERIORA infatti non è un festival di paura, ma dell’horror indipendente, perciò non si guarda solo alla spaventosità dei prodotti artistici.
    Per ogni sezione c’è un direttore o una direttrice che opera delle precise scelte artistiche, che non per forza tutti debbano condividere.
    Perciò ti ringraziamo per aver condiviso il tuo pensiero con noi,
    un saluto.

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